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Channel: Commenti a: Detenuti italiani in Repubblica Dominicana: niente di nuovo, anzi
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Di: Emanuele

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HO BISOGNO D’AIUTO!!
Buongiorno a tutti, in breve: mia mamma 4 anni fa circa, si è trasferita nella Repubblica Dominicana con suo marito. La località è stata scelta dopo un viaggio che hanno fatto insieme. E fin qua sembra tutto bello.. La scelta che ha portato a questo cambio di vita, è stato l’ingente problema di salute che negli ultimi anni mia mamma affrontava in Italia. Lei è affetta dal lontano 1990 di una forma di leucemia che le ha già fatto fare molte cure, di cui 2 cicli di chemio terapia. Vista l’età e le condizioni generali del suo stato di salute i medici le hanno sconsigliato vivamente il terzo ciclo, in quanto il suo fisico non avrebbe retto la terapia. Il consiglio fu di trasferirsi in una località con un clima tropicale, quindi più stabile e caldo dell’europeo. A parola loro, questo avrebbe giovato alla sua malattia, se non altro “allungato un po’ la sua previsione di vita”. La località designata è la Repubblica Dominicana, scelta fatta da mia mamma e suo marito dopo un viaggio fatto insieme. Due anni fa si separano, e lei, si ritrova a 58 anni, senza parlar bene la lingua locale, a doversi arrangiare nel sopravvivere. Più volte è stata derubata e fisicamente male per aver bevuto acqua locale e per aver mangiato cibo igienicamente poco adatto al suo fragile sistema immunitario. Premetto che gli italiani non sono visti granchè bene dai residenti locali, a patto che non rivestano dei ruoli che tornano comodo ( albergatori,ristoratori ecc). Io dal mio canto finchè ero in possesso di un lavoro ho provveduto a mandare lei un sostentamento economico. Perso il lavoro, il sostentamento che lei riceveva da me per garantirsi una sopravvivenza minima è venuto meno. ORA, MIA MAMMA HA COMMESSO UN REATO PER CUI DEVE RISPONDERE ALLE LEGGI DELLA REPUBBLICA DOMINICANA. HA SBAGLIATO, SONO IL PRIMO A DIRLO!! MA L’HA FATTO PERCHE’ ERA SICURAMENTE DISPERATA. HO LETTO DELLE CONDIZIONI PRECARIE DEI CARCERI DOMINICANI E DI QUELLO CHE STANNO PASSANDO I NOSTRI CONNAZIONALI CHE VI SI TROVANO ALL’INTERNO. HO GIA’ SCRITTO AL CONSOLATO ITALIANO E MI STO MUOVENDO IN DIVERSI CANALI PER POTER AITUARE MIA MAMMA AL RIMPATRIO, MA VISTA LA REALTA’ HO PAURA DI NON VENIR NEMMENO PRESO IN CONSIDERAZIONE. Sono una persona di legge, ho sempre sposato la legalità, ma riconosco anche quando moralmente una persona non sa più a che porta bussare per poter sopravvivere. Sono cosciente del fatto che rientrando in Italia oltre all’aspetto legale, mia mamma ne risponderà fisicamente, ma, diversamente, restando in quella situazione ha chiaramente i giorni contati. VI PREGO, CHIUNQUE POSSA AIUTARMI MI CONTATTI al emaatidioblastdotit grazie


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